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Il Dr. Carlos Luis Collado Martínez
Studente Costaricense a Bologna trucidato dalla 16° Panzergrenadier division delle SS comandata dal capitano Manfred Schmidt nel 1944 . L ’Associazione ER-
Con il suo gesto, Collado Martínez da onore agli ideali, sublimi ed eterni, di libertà e rispetto per i diritti umani che caratterizzarono la tradizione democratica del Costa Rica.
Come risultato di molti anni di investigazioni in Italia e rogatorie internazionali in Germania, la Procura Militare di La Spezia (organismo competente per i crimini di guerra in Emilia-
Il Dr. Carlos Luis Collado Martínez
Figlio di Carlos Collado ed Emilia Martínez, Carlos Luis nacque a San José di Costa Rica il 18 settembre 1919.
Nel luglio del 1938 si trasferì in Italia dove frequentò gli studi presso l’Università di Bologna e l’Istituto di Anatomia Patologica. Fu allievo fra i più preparati del prof. Armando Businco.
Studente modello, si laureò con il massimo dei voti e la sua tesi sulle neoplasie endocraniche gli valse la segnalazione per la stampa del testo e il premio Vittorio Emanuele II per la migliore tesi di laurea.
A seguito dell’arresto del prof. Businco, Carlos Luis fu interrogato dalle brigate nere nella caserma di via S. Chiara.
Dopo questa esperienza si convinse ad entrare in clandestinità e porre al servizio della 63° Brigata Bolero Garibaldi, le sue competenze mediche.
Catturato insieme ad altri undici partigiani, fu barbaramente ucciso dai nazisti in una piazzetta di Casalecchio di Reno il 10 ottobre 1944. In ricordo dell’eccidio è stato eretto sul luogo un monumento con i nomi dei patrioti trucidati. A Bologna nel 1945 gli fu conferita la Medaglia Garibaldina alla memoria. In perenne ringraziamento le autorità di Casalecchio di Reno gli hanno dedicato una via.
Dopo 64 anni dai fatti, il 9 ottobre nel Tribunale Militare di Verona ebbe inizio la prima udienza del processo contro i responsabili di questi abominevoli crimini. Ha prevalso il principio basilare del Diritto Internazionale che sancisce la non prescrizione per crimini di guerra e di lesa umanità. Nel processo si costituirono parte civile, oltre ai parenti delle vittime, il Comune di Casalecchio, la Provincia di Bologna, la Regione Emilia Romagna e la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il processo finirà nel febbraio prossimo.